Circolo il Presidio Cassano Magnago

Cedro del Libano
di via Cantù

Giardino della Comunità Emmanuel

Dati dimensionali

Cedro del Libano

La specie

Il cedro del Libano, originario del bacino orientale del Mediterraneo, vive allo stato spontaneo sulle pendici rocciose e calcaree esposte a settentrione tra i 1.300 e i 3.000 metri di quota, in zone con inverni freddi e nevosi ed estati secche. Nelle sue aree di origine è oggi divenuto raro.
In Italia è stato introdotto nel XVII secolo a scopo ornamentale, ma a causa del suo lento accrescimento successivamente è stato sostituito da Cedrus deodara e Cedrus atlantica.

L’esemplare di via Cantù: questo albero maestoso, visibile da via Parini, si erge al centro di un grande spazio verde.
Il tronco reca il segno di un fulmine che lo ha colpito alcuni anni or sono, togliendo parte della corteccia per l’intera lunghezza.
Alla base è presente una cavità, ampliata recentemente da un principio di combustione.

Il luogo

Un tempo questo parco, detto “della Contessa”, era molto più vasto ed ospitava alberi secolari, abbattuti durante la Seconda guerra mondiale. La villa adiacente, costruita attorno al 1820 da Ercole Viscontini, ha ospitato tra il 1947 ed il 1950 orfani e piccoli mutilati vittime della guerra in un convitto voluto da Don Carlo Gnocchi e sostenuto dall’allora proprietaria, la contessa Matilde Della Rocca.

Dopo il trasferimento di Don Gnocchi ad Inverigo vi è subentrato l’Istituto Benefico Opera Pax Pro Familia che fino agli inizi degli anni Sessanta ha accolto bambini orfani o nati fuori dal matrimonio. Nel 1994 la Villa è stata acquistata dalla Comunità Emmanuel che l’ha restaurata e adibita ad una delle proprie sedi.

Particolare del tronco

Dove si trova