Home » Gli alberi di Cassano Magnago » Gelso di via monte Cervino
Originario della Cina, questo albero venne importato in Europa soprattutto perché le sue foglie sono il nutrimento dei bachi da seta.
Nei secoli scorsi l’importanza di tale coltura per i bilanci di molte famiglie è stata notevole in varie zone d’Italia ed anche a Cassano Magnago.
Verso la metà dell’Ottocento l’atrofia del baco da seta e la tendenza ad abbandonare le campagne per lavorare nelle officine segnarono un calo dell’attività che tuttavia ebbe una rinascita tra la fine del 1800 ed il 1930, sospinta dalle richieste dei setifici per lo più del Comasco.
Intorno al 1885 a Cassano Magnago la produttività toccava i 35 quintali di bozzoli all’anno.
L’esemplare di via monte Cervino: questo gelso bianco è stato scelto come rappresentante di una specie che in passato ha rivestito grande importanza economica e culturale per la nostra città.
Tempo addietro questi alberi sono stati utilizzati anche per marcare il limite tra una proprietà e l’altra, come si può vedere tuttora in via monte Cervino. Inoltre, in queste zone collinari, i gelsi servivano per sorreggere le viti.
Via monte Cervino, strada sterrata che segna il confine tra una zona residenziale ed una agricola, è ubicata sulla sommità di un rilievo originatosi al termine dell’ultima glaciazione würmiana.
Proprio dalle lingue glaciali che si sono ritirate circa 10.000 anni fa deriva il paesaggio di colline ed altopiani morenici caratterizzante la parte alta di Cassano Magnago.
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